Fermate le delocalizzazioni

Comunet – Officine Corsare sostiene l’emendamento alla legge di bilancio elaborato dal collettivo di fabbrica GKN e da un gruppo di giuristi solidali e depositato dal senatore di Potere al Popolo Matteo Mantero.

Condividiamo l’appello a esercitare pressione affinché l’emendamento venga approvato e l’invito a inviare alla Commissione bilancio una lettera che trovate più sotto.

Bloccate le delocalizzazioni, votate l’emendamento Mantero

Dalla Caterpillar alla Better.com per arrivare alla Speedline: sono migliaia i posti di lavoro a rischio nel nostro Paese a causa di un capitalismo predatorio che usa i territori, lavoratrici e lavoratori come variabili dipendenti, scaricandoli come scarti nel momento della delocalizzazione produttiva all’estero.

Finora il Governo non è stato in grado di mettere un freno a questa deriva, discutendo di un decreto, quello Todde – Orlando, assolutamente inefficace nei contenuti e, nonostante ciò, messo in un cassetto per non disturbare Confindustria.

Proprio per questo il Collettivo di Fabbrica Gkn assieme a un gruppo di giuristi solidali ha elaborato una proposta di legge antidelocalizzazioni che è stata depositata in Parlamento nel novembre scorso e che introduce norme volte a impedire casi come quello di Gkn e a tutelare l’occupazione e il tessuto produttivo del paese da atteggiamenti predatori. Quel testo è diventato un emendamento (n.85.0.11) alla Legge di Bilancio, depositato dal senatore di Potere al Popolo Matteo Mantero, insieme ai senatori La Mura, Nugnes, Giannuzzi, Granato, Lezzi e Angrisani e dichiarato ammissibile.

La sua discussione e votazione alla Commissione Bilancio del Senato è questione di giorni.

Come esponenti di organizzazioni, associazioni e realtà della società civile abbiamo assistito a espressioni di solidarietà e di sostegno per la vertenza Gkn e per tutte le altre crisi industriali in atto e di ferma condanna per i crescenti fenomeni di delocalizzazione da parte di tutte le forze politiche. Crediamo che, a questo punto, sia venuto il momento di fare scelte chiare e coerenti al di là della retorica e del sostegno morale: votate e approvate l’emendamento Mantero perché diventi legge dello Stato entro fine anno, non c’è più un minuto da perdere.

Monitoreremo e vigileremo perché alle parole siano conseguenti i fatti, rendendo pubblici i nomi di chi ha votato a favore e chi ha votato contro.

Non c’è più spazio per posizioni di comodo, di fronte al disastro sociale che abbiamo davanti bisogna agire. E subito.

Invia una lettera alla Commissione bilancio

Affinché l’emendamento Mantero diventi legge, invia anche tu una lettera ai membri della Commissione bilancio!

Utilizza il testo sottostante sulla tua casella di posta e invialo agli indirizzi dei Senatori che trovi in calce.

Alla Va Commissione “Bilancio” del Senato della Repubblica,

Gentile onorevole,

Mi rivolgo a Lei perché anche dalle sue mani, dal suo voto, passa la possibilità di un futuro migliore per i cittadini e i lavoratori di questo Paese.

Da troppo tempo ormai le multinazionali sono libere di fare il bello e il cattivo tempo nel nostro Paese. Negli ultimi mesi i loro nomi hanno riempito le cronache nazionali: Caterpillar, Whirlpool, GKN, Gianetti Ruote, Timken e tante altre.

Alla Sua attenzione in quanto membro della Commissione del Bilancio del Senato sarà posto l’emendamento 85.0.11 presentato da Matteo Mantero, che prevede la possibilità di salvaguardare livelli occupazionali e tessuto industriale del nostro Paese di fronte ai casi di comportamenti predatori da parte delle multinazionali che hanno siti produttivi in Italia.

Inoltre, l’emendamento del senatore Mantero, scritto insieme agli stessi operai di una delle aziende sotto attacco, la GKN di Campi Bisenzio (FI) e con il contributo di un gruppo di giuristi e giuriste, inciderebbe positivamente sul controllo e sul recupero dei contributi pubblici che lo Stato concede alle imprese – non certo per saccheggiare lavoratori e territori.

Le chiedo pertanto di sostenere tale emendamento affinché possa essere approvato, così che il nostro Paese abbia finalmente, entro la fine dell’anno, una legge che possa frenare chiusure ingiustificate e delocalizzazioni.

Negli ultimi mesi moltissime sono state le dichiarazioni di solidarietà espresse da esponenti politici nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici. Votando l’emendamento 85.0.11 Lei ha la possibilità di passare ai fatti, dimostrando che “politica” è qualcosa di più alto ed efficace di qualche post o tweet.

In fede

Indirizzi mail a cui inviarla:

  • daniele.pesco@senato.it
  • vasco.errani@senato.it
  • erica.rivolta@senato.it
  • donatella.conzatti@senato.it
  • dario.damiani@senato.it
  • laura.bottici@senato.it
  • nicola.calandrini@senato.it
  • luca.decarlo@senato.it
  • gianmauro.dellolio@senato.it
  • antonella.faggi@senato.it
  • raffaele.fantetti@senato.it
  • alan.ferrari@senato.it
  • roberta.ferrero@senato.it
  • massimo.ferro@senato.it
  • agnese.gallicchio@senato.it
  • barbara.lezzi@senato.it
  • daniele.manca@senato.it
  • antonio.misiani@senato.it
  • fiammetta.modena@senato.it
  • marco.pellegrini@senato.it
  • vincenzo.presutto@senato.it
  • antonio.saccone@senato.it
  • dieter.steger@senato.it
  • elena.testor@senato.it
  • paolo.tosato@senato.it