Secondo incontro del ciclo “Raccontare la pandemia di oggi, immaginare la società di domani”, a cura di Comunet – Officine Corsare e Il Corsaro.
«È la paura che tu hai, o Sancho, che ti fa vedere e capire ogni cosa di traverso» diceva Don Chisciotte al suo scudiero. Si apre così l’editoriale del sesto numero del trimestrale Jabobin, “La politica della paura e la paura della politica”, perché la paura è il sentimento prevalente della nostra epoca.
Che natura ha? E quali forme assume?
Rocco Albanese si confronta con Lorenzo Zamponi e Francesca Coin, della redazione di Jacobin Italia, per riflettere sul tema della paura, dentro e oltre la pandemia.
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Raccontare l’epidemia di oggi, immaginare la società di domani
Come si costruisce il racconto pubblico all’epoca di una pandemia globale e per raccontare cosa? Quali sono gli argomenti ricorrenti e le strategie narrative capaci di “fare” un senso comune ai tempi dell’isolamento?
In questi giorni il coronavirus è, letteralmente, l’elemento decisivo delle nostre vite. Definisce lo spazio in cui ci possiamo muovere. Rivela o rafforza paure profonde, ma anche aspirazioni che sembravano minoritarie. Ci costringe a dimenarci tra istanze di protezione e voglia di libertà. Si mostra capace di generare tanto torsioni autoritarie, quanto rivendicazioni di giustizia. Il racconto pubblico del virus è il filo conduttore di queste dirette, pensate per toccare vari temi: i corsi e ricorsi storici in materia di epidemie; il rapporto tra paura e politica; i modi in cui i dati del contagio possono essere letti e divulgati; i possibili sensi di “patriottismo” al tempo della pandemia.
Ogni incontro affronta un aspetto cruciale dell’attuale dibattito pubblico. Da un lato, crediamo sia importante mostrare come la pandemia – a partire dalla difficile realtà dell’Italia prima del coronavirus – sta fabbricando giorno per giorno la percezione collettiva di sé e degli altri. Dall’altro lato, si tratta di non dimenticare che c’è sempre l’opportunità di trovare parole capaci di raccontare la realtà all’insegna della giustizia e della solidarietà.