Pieni diritti per tutte e tutti: per una sanatoria generalizzata, incondizionata e permanente
L’art. 103 del “decreto Rilancio” (d.l. 19 maggio 2020, n. 34) ha aperto, dal primo giugno al 15 luglio, una finestra di emersione di rapporti di lavoro irregolari. In concreto, fino alla metà di luglio per datori di lavoro e per lavoratrici e lavoratori sarà possibile denunciare situazioni di lavoro nero, regolarizzando la posizione di tantissime persone straniere già presenti sul territorio italiano, ma costrette all’invisibilità e private di ogni diritto.
Molto ci sarebbe da dire su quella che è ormai nota come una nuova “sanatoria” per gli stranieri irregolari.
Di certo, si tratta di un provvedimento che presenta una distanza siderale da quella regolarizzazione generalizzata, incondizionata, permanente e con pieno accesso ai diritti che dai luoghi dello sfruttamento e dalle reti antirazziste è stata chiesta per mesi a gran voce. Riguarda solo i lavoratori e le lavoratrici dell’agricoltura, dell’assistenza alle persone, del lavoro domestico e ha una durata di sei mesi. Inoltre, è soggetto a numerose condizioni e restrizioni, peraltro ancora ad oggi non del tutto chiarite.
Insomma, il messaggio inviato alle persone straniere irregolari è tanto chiaro quanto grave; ci servi solo se le tue braccia sono determinanti per le nostre filiere agroalimentari e garantiscono lavori di cura e riproduzione sociale.
L’impianto del provvedimento riflette un razzismo giuridico evidente che, come già successo in passato, può favorire ingiustizie ulteriori connesse ai rischi di truffa corsi da chi, pur non lavorando nei settori “premiati” è disposto a fare di tutto per ottenere la regolarizzazione.
A fronte di questa situazione, abbiamo deciso di agire e di attivare in Piemonte un INFOPOINT-SANATORIA che funzionerà con più strumenti:
- un canale Telegram, “Infopoint Sanatoria Piemonte”, con cui trovare le prime risposte alle domande più frequenti (FAQ) e i nostri contatti;
- il numero Whatsapp +393515505315 (solo messaggi)
- l’indirizzo e-mail infosanatoriapiemonte@gmail.com, che chiunque potrà usare per richiedere informazioni più precise o un supporto più attento;
- la possibilità di svolgere appuntamenti fisici con esperti/e per valutare casi singoli in maniera approfondita.
Con questo sportello vogliamo essere al fianco di chiunque ne abbia bisogno, sfruttando al massimo le possibilità offerte dalla finestra di regolarizzazione.
Ma offrire un servizio importante non ci basta. Al contrario, questo è solo il primo passo di una rinnovata azione collettiva. Vogliamo costruire un Osservatorio permanente con l’obiettivo di monitorare le prassi e l’attuazione concreta dell’emersione dallo sfruttamento e dalle condizioni di precarietà giuridica ed esistenziale in linea con le iniziative nazionali della Campagna Siamoqui-SanatoriaSubito.
Come ci stanno mostrando le potenti proteste di questi giorni, nell’Italia di oggi il razzismo è uno tra i principali motori dello sfruttamento e della disuguaglianza. Dopo la grande manifestazione di Torino “No justice no peace!” occorre organizzarsi per mettere radicalmente in discussione le politiche con cui le le persone vengono razzializzate, rese irregolari ed invisibili. Migrants lives matter, la vita dei migranti conta davvero; qui e ora!
CarovaneMigranti, Comunet – Officine Corsare, PIAM Onlus, Comitato Antirazzista Saluzzese