Secondo appuntamento del mini-ciclo “Abitare, case e città dentro e oltre la pandemia” organizzato da Comunet – Officine Corsare, Pensare Urbano e Il Corsaro.
La fase di lockdown, la chiusura dei confini regionali e il blocco del traffico aereo e ferroviario, hanno prodotto effetti disastrosi sul settore turistico in Italia e allo stesso tempo hanno messo a nudo le fragilità di modelli economici urbani basati su mono-colture come, appunto, quella turistica.
Eppure, c’è chi afferma che sia più facile immaginare la fine del mondo, che la fine del turismo di massa: ma che ne sarà invece degli impatti che già produceva sulle città?
Il fenomeno della diffusione degli affitti brevi tramite piattaforme (AirBnB, Booking per citare le più note) costituiva – pre-Covid – una delle principali fonti di trasformazione ad alto impatto sociale, oltre che economico, su molti centri storici delle città italiane. La facilità di utilizzo, guadagno e profitto delle piattaforme di affitto breve hanno comportato la trasformazione di rilevanti parti di stock abitativo, escludendo di fatto le popolazioni residenti economicamente più deboli, nel più totale silenzio delle amministrazioni locali e nazionali.
Ma il blocco degli ultimi mesi ha svuotato anche gli alloggi per turisti, dando così spazio a speculazioni sul futuro delle piattaforme e a diverse questioni critiche sul futuro delle città: fino a che punto l’attuale stravolgimento può essere considerato un’occasione di ripensamento del modello di abitare e di fare turismo che conoscevamo?
Intervengono:
- Giovanni Semi (Professore Associato di Sociologia, Università di Torino)
- Filippo Celata (Professore Associato di Geografia Economico-Politica, Università La Sapienza di Roma)
- Laura Lieto (Profesoressa di Urbanistica, Università degli Studi di Napoli)
Modera:
- Erica Mangione (Co.Mu.Net.-Officine Corsare)
L’evento è stato trasmesso in streaming l’1 luglio 2020 sulla nostra pagina Facebook e su quelle degli altri organizzatori.