Ora e sempre in difesa di GKN: tenetevi libere e liberi il 25 marzo

Alla domanda “E tu da che parte stai?” abbiamo deciso di rispondere che “Stiamo con GKN” .

Ci stiamo da tempo perché abbiamo contribuito a ideare e scrivere un piano di reindustrializzazione, con il sogno di crearela prima fabbrica recuperata, socialmente integrata e sostenibile del nostro paese.

Ci stiamo da sempre perché da sempre cerchiamo una alternativa a un modello fallimentare dal punto di vista sociale, economico ed ecologico e finalmente se ne sta costruendo una reale, radicale e praticabile.

Dalla parte di Gkn ci dobbiamo essere ancora di più il 25 Marzo, a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici che da più di un anno e mezzo resistono, a fianco del piano di reindustrializzazione,a fianco della prospettiva reale di cambiamento che questa lotta comporta.

Per questo  tenetevi liber* il 25 Marzo : scenderemo a Firenze con almeno un pullman, insieme ad altre realtà che stanno rispondendo all’appello che segue.

Difendere Gkn, ora, tentare il futuro, creare un precedente a favore di tutte/i. Quello che stanno facendo alle lavoratrici e lavoratori QF ex-Gkn Firenze non può essere più permesso.

Cosa ci stiamo giocando in Gkn? E perché ce lo stiamo giocando ora?

Nel 9 luglio del 2021 la Gkn di Firenze sale alle cronache nazionali: una mattina, una mail licenzia tutti i 422 lavoratori. Da lì scaturisce una lotta che ad oggi è già storia: l’assemblea permanente, il motto Insorgiamo, la convergenza con il resto delle lotte sociali e ambientali ecc.

Quei licenziamenti vengono sconfitti. Prendono con il tempo però un’altra forma: quella dei licenziamenti per logoramento, silenziosi, non dichiarati ma ugualmente efficaci.

Ad oggi sono stati bruciati 220 posti di lavoro: 90 dei quali nell’ultimo anno con l’arrivo della nuova proprietà. Si tratta di Francesco Borgomeo, il quale acquista la Gkn nel dicembre del 2021. E l’ex advisor di Gkn e gli accordi tra lui e Gkn stessa rimangono riservati. Fa grandi promesse ma, di tavolo in tavolo, di rinvio in rinvio, non arrivano né piani industriali né investitori. Le istituzioni tollerano di fatto tale gioco: ad ogni incontroistituzionale la pazienza non ha mai limite ed ogni limite trova una nuova pazienza.

Il Collettivo di Fabbrica la chiama da subito la tattica della rana bollita: la rana viene cotta a fuoco lento, senza che se ne renda conto. E quando infine capisce di essere stata giocata, non ha più la forza per saltare via.

Da 20 mesi l’assemblea permanente è sempre la stessa, stesso obiettivo: preservare una risorsa industriale, tutelare i posti di lavoro. L’obiettivo dell’azienda, evidentemente anche: mandare via i lavoratori dalla fabbrica e smantellarla. La speculazione finanziaria ha forse semplicemente lasciato il posto a quella immobiliare.

Contro ogni previsione, l’assemblea permanente però resiste. E allora l’attacco dell’azienda si fa sempre più feroce. Dal logoramento passa a quella che abbiamo chiamato: la tattica dell’assedio.

Assedio “per fame”: da novembre 2022 non vengono più pagati gli stipendi.

Viene di fatto azzerato il contratto nazionale e interno: diritti acquisiti da 60 anni di lotte, ereditati internamente dalla vecchia Fiat di Novoli. Se osano comportarsi così, in una vertenza nazionale e alla luce del sole, cosa succede quotidianamente nelle piccole aziende, nei capannoni, nei magazzini, nei campi, nel turismo stagionale?

Si cerca di fare terra bruciata attorno agli assediati, a screditare la RSU, il Collettivo di Fabbrica, il movimento delle solidali e solidali, la Società Operaia di Mutuo Soccorso Insorgiamo, l’assemblea permanente.

Ma la lotta Gkn non è solo resistenza. È anche progetto. Il Comitato Tecnico Scientifico del Collettivo ha progetti industriali, avanzati, sociali, mutualistici ed ecologici.

L’intervento pubblico permetterebbe di renderli realtà, chiudendo la partita in cinque minuti. Ma i lavoratori sono pronti a ripartire a tutti i costi, anche con le proprie gambe, valutando l’autogestione cooperativa. Lanciano infatti un nuovo Insorgiamo tour e una vasta campagna di raccolta fondi.

Gkn è in bilico tra essere un ulteriore caso di scuola su come si chiudono le aziende o un precedente che può scompaginare in positivo l’intero metodo di lotta contro licenziamenti e precariato, di avvio di una reale transizione ecologica.

L’assemblea permanente chiama oggi a una nuova mobilitazione di popolo, operaia, di intellettuali, artisti solidali, dalla parrocchia al centro sociale, di tutte le organizzazioni sindacali, mutualistiche, dei movimenti ambientalisti e transfemministi il 25 marzo a Firenze.

Per la rana è arrivata la necessità di saltare. O la peggiore sconfitta o un salto verso il futuro. Ognuno al proprio posto. Liberiamo Gkn, rompiamo l’assedio, tentiamo il futuro.

Teniamoci libere e liberi il 25 marzo, pronti ad andare a Firenze. Sosteniamo la campagna di crowdfunding per la reindustrializzazione autogestita. Intervento pubblico ora.

Sul sito insorgiamo.org trovate l’elenco aggiornato aggiornato delle realtà e delle persone che stanno aderendo all’appello. 

I dettagli del viaggio seguiranno presto, intanto a questo link trovate il form da compilare singolarmente per dare pre-adesione e aiutarci con l’organizzazione logistica del viaggio da Torino.

Se vuoi unirti alle tante realtà solidali con la lotta del collettivo di fabbrica ex-gkn, scrivi a rsufiomgkn@gmail.com